Presentazione del libro con Infalise, Christillin, Alciato, Carissimi e Buffon
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Non pettinavamo le bambole' è il titolo dell'ultimo libro di
Alessandro Alciato edito da
Baldini+Castoldi. Dentro ci sono 23 storie, anzi 24 contando quella dalla ct Milena Bartolini, delle azzurre che hanno disputato lo scorso campionato del mondo in Francia. 24 campionesse che hanno portato il calcio femminile nelle case di tutti gli appassionati, cambiando radicalmente il modo di vedere l'intero movimento. Sono le storie di come hanno cominciato le loro carriere, tra le mille difficoltà di approcciarsi ad uno sport che per tanti anni è stato declinato quasi esclusivamente al maschile. Il libro è stato presentato al
Circolo dei Lettori di Torino in un incontro con l'autore moderato dal giornalista
Alberto Infelise con la partecipazione del numero 1 della Juve,
Gianluigi Buffon, la centrocampista del Milan,
Marta Carissimi (originaria di Chivasso) e
Evelina Christillin, membro aggiuntivo della Uefa nel Consiglio della Fifa. La prefazione del libro è scritta dal presidente Fifa
Gianni Infantino. Tante storie che per gli uomini sembrano impossibili: si va da
Laura Giuliani, portiere titolare delle azzurre, che per poter giocare ha dovuto migrare in Germania, dove si alzava alle tre del mattino per lavorare anche in una panetteria, sino alla bomber rossonera
Valentina Giacinti a cui da bambini regalavano bambole a cui lei staccava la testa per usarle come pallone. Anche
Marta Carissimi, di fronte alla platea del Circolo dei Lettori, ha raccontato il suo percorso. La trafila con la squadra maschile del
Gassino fino ai 15 anni e poi il passaggio forzato al
Torino Femminile. Anche lei come tante ragazze e bambine al giorno d'oggi ha dovuto affrontare le situazioni particolari, dal cambiarsi nello spogliatoio degli arbitri o addirittura negli sgabuzzini delle società. Inoltre, oltre a giocare nel
Milan, la Carissimi ha un'azienda familiare per cui è tutt'ora una pendolare Torino-Milano proprio come qualsiasi altro lavoro.
Evelina Christillin ha sottolineato altri aspetti, invitando la platea a ricordare se vedendo una partita della nazionale avessero mai notato una calciatrice simulare o perdere tempo, sottolineando la maggiore correttezza e sportività del calcio femminile. Un assist che lo stesso
Buffon ha colto dando ragione alla Christillin e non negando qualche 'tirata d'orecchie' ai colleghi più giovani. '
Non pettinavamo le bambole' è una lettura consigliata non solo agli appassionati, un libro che sviscera meticolosamente un mondo sconosciuto ai più e che negli ultimi due anni ha dato decisamente più soddisfazione dei colleghi uomini.
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