«Non ci ho dormito la notte. Ci ho pensato e ripensato. È difficile staccarsi dalla vita che sognavo da bambina». Sono queste le parole che ha scelto
Francesca Piccinini per annunciare il suo addio al mondo della pallavolo. Per capire cosa la
Piccinini abbia rappresentato per il
volley italiano non basterebbe tutto il suo palmares, che comunque recita una serie di successi memorabili. Campionessa del Mondo ed Europa con la Nazionale italiana, campionessa d'Italia (5 volte) ed Europa (7 volte) con le maglie di club: non del mondo solamente perché il format iridato è stato istituito solo da poco. La carriera di Francesca Piccinini è indissolubilmente legata a quella di
Bergamo, di quella Foppapedretti di cui è stata giocatrice, e poi capitana, dal
1999 al
2012. Tutto però era iniziato nella sua Massa, con gli inizi alla Robur prima del passaggio alla Carrarese. Poi l'anno a Reggio Emilia e quello a
Modena in quel 1996/97 che le ha regalato i primi trofei con la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Europea. Un anno con lo Spezzano e, a nemmeno 20 anni, l'esotica avventura al
Paranà in
Brasile in cui ha chiuso al secondo posto in campionato la stagione 1998/99. Proprio nell'estate del 1999 Francesca Piccinini si trasferisce a Bergamo e da lì inizia un connubio vincente per oltre un decennio. Nella Città dei Mille vince tutto: quattro Scudetti, due Coppe Italia, tre Supercoppe Italiane, cinque Champions League e una Coppa delle Coppe. Nel 2012 l'addio alla società orobica a 33 anni. La accoglie il
Chieri per un anno e poi il ritorno a Modena per due stagioni, non è un periodo esaltante. Ma nel 2015 arriva una seconda giovinezza con il suo passaggio a
Casalmaggiore che conquista la sua prima storica Champions. L'anno successivo la Piccinini torna in Piemonte, a
Novara, e contribuisce con la sua esperienza ai successi della squadra. L'AGIL vince il campionato nel 2016/2017 e fa la doppietta Champions League/Coppa Italia nel 2018/2019. Diventa quindi campionessa d'Europa a 40 anni. Un momento perfetto per lasciare e la Piccinini dà l'addio alla pallavolo. Tornerà però sui suoi passi nel gennaio 2020 accettando l'offerta di
Busto Arsizio. Nonostante la pandemia prolunga il suo contratto con le Farfalle con cui, in questa stagione, arriva sino alle semifinali di Champions. È il secondo epilogo della carriera, quello definitivo. Francesca Piccinini, classe '79, rappresenta nell'immaginario italiano, quel campione eterno alla Gianluigi Buffon o Valentino Rossi, capace di essere vincente e ad alti livelli per quattro distinti decenni. Francesca Piccinini fa parte di una generazione d'oro del volley italiano (Paola Cardullo, Simona Gioli, Eleonora Lo Bianco, Elisa Togut ecc.) che con la maglia dell'Italia ha fatto appassionare e gioire milioni di tifosi. La pallavolo perde una grande protagonista in campo, ma potrebbe acquistarne immediatamente un'altra per la panchina.
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